Do It Yourself
20 scuole secondarie di primo grado
4 temi trattati nelle lezioni
3 mini progetti sviluppati in ogni classe
Nel corso degli ultimi anni l’avvento di nuove tecnologie informatiche, la disponibilità di reti trasmissive sempre più veloci ed evolute e l’introduzione di social network, hanno permesso il contatto globale tra gli individui e l’accesso alle informazioni presenti nel web.
Presidente esecutivo di Telecom Italia - Giuseppe Recchi
La scuola è il luogo dove tutto ha inizio: si imparano le basi dell’educazione, del vivere civile, si impara a scrivere e a contare, si impara ad affrontare il mondo esterno nel modo migliore e più corretto. Oltre alla famiglia, i ragazzi hanno i docenti come guide e punti di riferimento. Questo significa che la scuola, essendo luogo per eccellenza deputato all’apprendimento, non può rimanere ferma ad osservare un mondo che si sta trasformando, bensì deve aprirsi al cambiamento che sta segnando la nostra epoca: quello del digitale.
Il 2014, in questo senso, è stato un anno molto importante perché sono partiti alcuni progetti per rendere la scuola digitale e innovativa.
Avere in aula un PC connesso ad Internet non basta più, serve arricchire il metodo di insegnamento e apprendimento, educare docenti e studenti all’utilizzo delle tecnologie e ad una fruizione responsabile della rete.
EducaTI è il progetto che sintetizza l’impegno di Telecom Italia Corporate nei confronti della scuola italiana. Il 2015 è stato un anno importante perché ha contribuito alla realizzazione del piano sulla Buona Scuola attraverso 4 progetti:
Le iniziative fanno parte delle attività “#ilfuturoèditutti” di Corporate Shared Value di TIM, un programma di interventi basati sulla creazione di valore condiviso con le comunità in cui il Gruppo Telecom Italia opera.
Lo scenario
Nel corso degli ultimi anni l’avvento di nuove tecnologie informatiche, la disponibilità di reti trasmissive sempre più veloci ed evolute e l’introduzione di social network, hanno permesso il contatto globale tra gli individui e l’accesso alle informazioni. Questa rapida evoluzione, aiutata dal veloce sviluppo degli strumenti informatici PC e tablet e anche grazie a norme ed indirizzi comunitari sul tema, ha dato vita, in quasi ogni Paese dell’UE, a un processo di digitalizzazione delle scuole. ll nostro paese è al 6% di sviluppo del progetto europeo Scuola 2.0 secondo la rilevazione OCSE. In particolare, per l’anno scolastico 2013/2014, l’ultima relazione della Corte dei Conti rileva che 12mila studenti su 180mila hanno un PC, di cui 3.900 anche un tablet. Rispettivamente il 7% e il 2% di copertura di dotazioni ritenute standard. Tale quadro di riferimento offre a Telecom Italia un potenziale di intervento di ampio respiro e l’opportunità di occupare un ruolo di propulsore determinante per il piano Paese in tema di digitalizzazione dell’istruzione ed educazione dei ragazzi al digitale anche in ambito scolastico.
Nel 2015 l’Azienda ha attivamente partecipato alla scuola digitale con il progetto EducaTI e Tim College.
EducaTI
È il progetto che sintetizza l’impegno di Telecom Italia nei confronti della scuola italiana. La scuola, essendo luogo per eccellenza deputato all’apprendimento, deve aprirsi al cambiamento digitale. Avere in aula un PC connesso a internet non basta più, serve arricchire il metodo di insegnamento e apprendimento, docenti e studenti all’utilizzo delle tecnologie e a una fruizione responsabile della rete. Telecom Italia già da tempo si impegna a rendere smart la scuola italiana; il 2015 è stato un anno importante perché ha contribuito fattivamente alla realizzazione del piano sulla Buona Scuola attraverso i progetti (cfr. i dettagli nei singoli box):
20 scuole secondarie di primo grado
4 temi trattati nelle lezioni
3 mini progetti sviluppati in ogni classe
370 scuole coinvolte al 31/12/2015
1.871 numero di classi pianificate
47.000 studenti coinvolti
282 colleghi impegnati
100 video presentati
almeno 2.000 studenti coinvolti
100 docenti interessati.
reach di oltre 14 milioni
11.000 condivisioni
178.000 likes
77.000 pagine visitate
4.000 ragazzi registrati per partecipare al concorso